Parlando ad Andrea Tosi su “La Gazzetta dello Sport”, Amedeo Della Valle ha raccontato di cosa rappresenti questo successo nella Coppa Italia: “Per me è una rivincita. Avevo bisogno di conquistare un titolo in Italia per riaccreditarmi ad alto livello. Battere due squadre di Eurolega come Milano e Virtus mi ha fatto capire che posso competere ancora con i migliori. È il titolo in cui ho impresso tutto il mio basket ma voglio sottolineare che tutta la squadra ha giocato alla grande. Non c'è Batman senza Robin. Che per me è Petrucelli. Il suo ritorno è stato decisivo. Insieme siamo complementari. Proprio come Batman e Robin”.
Quanto è cambiato negli ultimi anni il giocatore ADV? “Oggi rifletto in campo quello che sono nella vita. Più riflessivo meno istintivo. Dieci anni fa ero diverso anche se per vincere le partite con le grandi occorre comunque sempre un po' di sana follia. L'istinto me lo tengo dentro per i momenti caldi, ma la testa deve rimanere fredda e lucida”.
Dopo un’estate molto turbolenta, il numero 8 non ha rimpianti: “Rifarei tutto al 100%. Credo nella forza del destino, Si vede che doveva andare così. Capisco che il mio ritorno a Brescia e il modo in cui è stato gestito possa avere generato dei dubbi. Ma tutto è stato naturale e il patron Ferrari è rimasto alla finestra aspettando che passassi. Mi diceva che a Brescia c'era sempre posto per me. E con quest'ultimo titolo in tasca posso dire di avere fatto la scelta giusta a tornare. Ora sono felice”.
Com’è riuscita a svoltare la Germani dopo 6 k.o. di fila in campionato? “Abbiamo perso partite per tanti motivi ma in Coppa ci siamo compattati. Avevamo tutti una forte motivazione perché le gare secche sono imprevedibili. Ora restano 11 partite in campionato per risalire la classifica”.